Associazione Ex Allievi

L’Associazione tra gli ex Allievi del “Rossi”

Il 7 marzo 1883 i primi diplomati della Scuola Industriale di Vicenza, con una lettera al Fondatore A. Rossi, annunciarono di aver deciso di fondare una “Società degli Ex Allievi della Scuola Industriale di Vicenza”. Da allora, attraverso fasi alterne, questa Società, definita dallo stesso Fondatore “suggello dei vostri propositi, vessillo del lavoro nazionale, giuramento d’onore, vincolo di solidarietà”, fu sempre efficace collaboratrice di tante iniziative a sostegno dell’Istituto, degli Ex Allievi e degli stessi Allievi frequentanti.

L’attività dell’Associazione è stata ed è particolarmente attiva in occasione di ricorrenze e anniversari, ma è anche di supporto per attività extracurriculari a favore degli allievi frequentanti.

Fig. 5-La preghiera degli Ex Allievi

Nel corrente mandato 2017-2019 l’Associazione è diretta dal presidente p.i. Mariano Magnabosco, con segretario p.i. Laura Chiarello.


EX-ALLIEVI I.T.I.S. “A. ROSSI”
ASSOCIAZIONE FONDATA NEL 1883
Via Legione Gallieno, 52 – 36100 VICENZA – Tel. 0444 500566- C.F.: 95060270246
e-mail: info@exallievirossi.com – sito web: www.exallievirossi.com

 

Do you know that …
esiste in Burundi, nella città di Ngozi, il “Lycèe Technique A. Rossi”?

Il 18 settembre 2002, per volontà dell’Associazione Ex Allievi del “Rossi”, è nata la WITAR (World Istituto Tecnico Alessandro Rossi), ossia “ASSOCIAZIONE ISTITUTO TECNICO ALESSANDRO ROSSI NEL MONDO”, un’associazione “no profit” creata per diffondere e sostenere, nei Paesi in via di sviluppo, la cultura tecnica al fine di promuovere lo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni.
Essa ha, tra i soci fondatori, l’ex allievo dott. Federico Faggin, noto in tutto il mondo per l’invenzione del primo microprocessore elettronico.

Soci fondatori:

FAGGIN FEDERICO, PADOVAN BRUNO, PRIVITERA CONCETTO, BORTOLON BRUNO, ZUCCATO RINALDO, LORENZONI AUGUSTO, ZAUPA BRUNO, CATTANEO GIOVANNI BATTISTA, ZORZI LORENZO, BARUFFATO DOMENICO, SCHIO CARLO, AGOSTINI CARLO, DAL LAGO UGO.

 

WITAR ha fatto proprio il progetto “BURUNDI” quale prima attività concreta da portare avanti.
Il progetto “BURUNDI” era stato avviato nel 1999 dall’allora preside dell’Istituto Tecnico “A. Rossi” ing. Concetto Privitera e dall’ing. Bruno Padovan Responsabile dell’Ufficio Tecnico del medesimo Istituto, che hanno raccolto l’invito di Enzo Ziviani (anch’egli ex allievo del “Rossi”) presidente dell’AS.CO.M “Associazione di Cooperazione Missionaria” di Legnago, a rispondere ad una richiesta di aiuto della Diocesi di Ngozi per un Lycèe Technique che stava per sorgere in quella cittadina del Burundi.
L’aiuto si è concretizzato con un “gemellaggio” e con l’invio di macchine e strumentazione che il nostro Istituto aveva in eccesso, in seguito al ridimensionamento delle attività delle officine e dei vari laboratori. Inoltre sono stati inviati sul posto tecnici e docenti della scuola, in qualità di volontari, per mettere in funzione le attrezzature inviate e addestrare gli insegnanti locali.
Nel 2005, in particolare, la WITAR ha inviato a Ngozi il volontario Paolo Brunello (1975 – 2015) con l’incarico di stabilire il collegamento via satellite tra Istituto di Ngozi e Istituto Rossi, e contemporaneamente garantire e gestire la base logistica dei volontari che si recavano a Ngozi, organizzando e gestendo contemporaneamente corsi di informatica per gli studenti locali. Relativamente a questa esperienza, pubblichiamo una bellissima testimonianza dello stesso Paolo (lettura di approfindimento A pesca di satelliti).
Attualmente il Lycèè Thechnique “A. Rossi” di Ngozi diploma tecnici che si stanno inserendo nelle attività produttive e soprattutto di manutenzione locali.
Il presidente della WITAR è attualmente il p.i. Fausto Dal Maso, che gentilmente ci ha passato alcune foto relative al LTAR di Ngozi.

Fig. 1. La foto scattata nel 2008 in occasione della visita del dr. Federico Faggin, accompagnato dalla moglie Elvia Sardei, all’Istituto di Ngozi.

Fig. 2. La foto che ritrae Pietro Fox, ex presidente Witar, con, alle spalle, il fabbricato dell’Istituto di Ngozi dove è visibile la titolazione ( Lycèe Thechnique Alessandro Rossi – Ngozi) e il ritratto di Alessandro Rossi (fotografia del dipinto che si trova in ufficio di presidenza del nostro Istituto).

Fig. 3 e 4. 27 settembre 2003 – Clément Bihumeri (Directeur provincial de l’Enseignment de Ngozi – Burundi) con il dott. Federico Faggin e il Preside del “Rossi” prof.ssa Zeila Biondi in occasione della firma della “Convenzione tra Witar e Diocesi di Ngozi per il “L.T.A.R.” di Ngozi”.

 

Fig. 1. 2008, LTAR di Ngozi.Allievi del terzo corso

 

Fig. 5. 2008, LTAR da est

 

Fig. 6. 2008, LTAR da ovest

 

Fig. 7. 2008, Fausto Dal Maso al taglio al plasma

 

Fig. 8. 2008, taglio al plasma

 

Fig. 9. 2008, Lino Peretti al reparto macchine utensili

 

Fig. 10 e 11. 2008, Reparto torneria

 

Fig. 12. 2008, Reparto macchine utensili

 

Ma com’è la Witar in Burundi? A pesca di satelliti

Fig. 13. Paolo Brunello a NGozi Burundi, a pesca di satelliti

 

Sono “salpato” alla volta del Burundi alla fine di gennaio 2006 con una missione principale: connettere il Lycée Technique A. Rossi di Ngozi ad internet e sfruttarla al meglio. Prima di partire avevo collaudato la parabola VSAT per il collegamento satellitare donata dall’Eutelsat, avevo provato a ripuntarla più volte: non è facile, vi assicuro. Minime variazioni nell’inclinazione o nell’orientamento corrispondono a chilometri sull’orbita dei satelliti geostazionari, che distano circa 36000km dalla superficie terrestre. Pochi giorni dopo la mia partenza, l’antenna è stata spedita qui, dove è arrivata il 9 febbraio. Lungaggini burocratiche inenarrabili hanno ritardato il suo sdoganamento fino al 31 marzo, giorno della sua “liberazione” dal deposito aeroportuale di Bujumbura. Una volta trasportata a Ngozi l’abbiamo montata su di una piattaforma costruita ad hoc e finalmente sabato 9 aprile ho potuto cominciare i tentativi di puntamento verso il satellite W3A. Regolo l’azimuth: 277º Est. Imposto l’inclinazione verticale: 63º scarsi. Nulla. L’analizzatore del segnale rimane piatto come l’elettroencefalogramma di un morto. Armeggio con la polarizzazione, ruotando l’illuminatore. Niente. Eppure dovrebbe essere lì, la frequenza è quella! Sposto un po’ la parabola di qua e di là, su e giù: nada de nada. Mi domando se i cavi siano a posto, tanto immutabile è il segnale sul display. Sono a posto, loro; io invece comincio a incazzarmi di brutto. L’oscurità della sera mi obbliga a rimandare all’indomani. C’è un parametro dell’apparato che non mi convince: chiamo il tecnico dell’Eutelsat in Italia ed effettivamente mi dice di cambiarlo. Quindi la mattina dopo torno alla scuola tranquillo che corretto quello TAC! lo becco subito, ‘sto maledetto satellite. E invece no. Punto e ripunto, ma il display sonnecchia immobile. Come se non bastasse comincia a piovere e io sono in bici, nel fango. Vado a mangiare, col muso. Ritorno nel pomeriggio, con il fedele Dismas, mentre il mio assistente Servillien opta per la pennichella, già rassegnato. Sistematicamente, l e n t a m e n t e, con pazienza, sventagliamo la parabola a Est e ad Ovest di una ventina di gradi e ogni volta alziamo di un grado e dopo un’ora buona…ECCOLO! Tre ondine increspano il display: è proprio lui! Che emozione! Mi sembra di aver pescato il Marlin de “Il vecchio e il mare”: con la stessa pazienza con cui si tira un pesce a riva con la lenza, aggiustiamo il tiro per migliorare la potenza del segnale. Siamo pronti per l’attivazione del collegamento programmata per l’indomani. Lunedì 11 aprile, alle 9:18 il Lycée Technique Alessandro Rossi di Ngozi è la prima scuola pubblica del Burundi ad essere online.

paolo.brunello@ltarngozi.org