Giornali e gite scolastiche

Do you know that…
anche al “Rossi” si fa, e si è fatto, “giornalismo”?

Il giornale studentesco, inteso come pubblicazione “periodica” gestita dagli studenti, fa la sua comparsa nel “mondo” della scuola vicentina verso la fine degli Anni Cinquanta con “Tempi nostri”.


Al “Rossi” non poteva mancare “Scosse e tironi”, (fig.1), periodico “aperiodico” dal titolo con evidente riferimento alle quotidiane fatiche scolastiche degli studenti che, in quel periodo si facevano otto ore (di 60 minuti) al giorno, spalmate dalle 8 di mattina alle 18 del pomeriggio, compreso il sabato (solo mattina, però!).


Seguì “Il dialogo”, (fig.2) trimestrale degli Anni Settanta che ebbe vita breve ma … intensa.
Nel 1974 Il Ministero della Pubblica Istruzione, con l’approvazione dei “Decreti delegati”, introduce la partecipazione degli allievi e delle famiglie nel governo della Scuola: Consigli di classe, Consigli di Istituto, ecc.

Con l’anno scolastico 1986-87, ha inizio così l’era di “Rossi Life”, (fig.3) pubblicazione diretta da un comitato di studenti, con la partecipazione anche di un docente. Si arriva anche a sei numeri annuali. E’ un periodico che ha successo, anche se la difficoltà di reperire tra gli studenti “disponibilità” a collaborare è sempre stata all’ordine del giorno.
Tra le copertine rappresentative abbiamo scelto, per “Rossi Life”, quella del numero di marzo 1989.
Per un semplice motivo: ormai il Preside ing. Livio Bernes stava per concludere il suo mandato dopo 19 anni di “Preside” (ai quali vanno aggiunti 18 anni da Insegnante di Elettrotecnica sempre al “Rossi”), e per gli allievi era “zio Livio”, severo ma… signore! E poi …. parcheggiava tutte le mattine, immancabilmente, la sua Y10 davanti alla scalinata dell’Istituto!

La volontà e l’impegno degli studenti a promuovere dibattiti e ad approfondire le problematiche di una scuola moderna continuano con “The Rossi Times”, attuale “testata” del periodico studentesco dell’istituto. 

Le gite scolastiche

Le gite cosiddette “scolastiche”, in realtà quelle organizzate alla conclusione del Corso di studi e finalizzate a visitare e conoscere aspetti di rilevante interesse tecnico-scientifico, sono sempre state nel DNA dell’Istituto fin dalla sua fondazione (nella fig. 4: la gita di fine corso, II° Corso Normale, in Laguna di Venezia, con accompagnatore l’abate Silvestri, l’”insegnante di religione” della Scuola Industriale).
Alessandro Rossi stesso, nella sua esperienza giovanile di “apprendista imprenditore”, era stato inviato dal padre Francesco in varie città industriali dell’Europa per “vedere come gira il mondo” al di fuori del proprio “recinto” abituale, soprattutto con riguardo alle innovazioni tecniche.

Memorabili “viaggi di istruzione” in Italia e all’estero (Germania e Francia generalmente) sono rimasti nella memoria di molti allievi poi diplomati. Sono state visitate aziende di ogni tipo, FIAT, ENEL centrali idroelettriche, IBM a Parigi e Roma, Grandi Motori a Trieste, Radio Vaticana a Roma, Siemens a Monaco di Baviera, Telespazio nel Fùcino, e tantissime altre, con particolare riguardo a quelle che potevano presentare ai futuri periti innovazioni tecnologiche e prospettive di lavoro.

Una per tutte: le foto che proponiamo sono relative al viaggio a San Francisco in California (Stati Uniti), organizzato nel 2006 con il contributo dell’Ass. Industriali.
Due classi del corso di Telecomunicazioni, accompagnate dalle prof.sse Lavinia Vettore e Daniela Sartori, hanno trascorso una settimana a San Francisco. Scopo principale del viaggio: conoscere la Silicon Valley e incontrare il dr. Federico Faggin, ex allievo del “Rossi”, dove si diplomò nel 1960.
I momenti più significativi sono stata la visita alla FOVEON, azienda del dr. Faggin, a San Josè di S. Francisco, (fig. 5), e alla Intel a Santa Clara (fig. 6), sempre a S. Francisco.

NOTA biografica:
Federico Faggin, classe 1941, si è iscritto al “Rossi” nel 1955, ha frequentato la 1 B nella sede storica di S. Corona, quindi ha scelto la specializzazione “Radiotecnica” frequentando il relativo Corso dal 2° al 5°. Diplomatosi nel 1960, ha lavorato un anno alla Olivetti. Nel 1961, per effetto di un decreto legge che consentiva ai diplomati di Istituti tecnici di iscriversi a Facoltà universitarie di indirizzo scientifico, si è iscritto alla Facoltà di Fisica dell’Università di Padova. Si è laureato con il massimo dei voti nel 1966. Viene assunto alla SGS Fairchild nella sede di Agrate Brianza e successivamente viene mandato in California presso la sede centrale. Passa alla INTEL dove, nel 1971, realizza il primo microprocessore della storia, il 4004. Stabilitosi in California con la famiglia, nel 1974 lascia la Intel per mettersi in proprio e con Ralf Ungermann fonda la Zilog, che nel 1976 inizia a produrre lo Z80, il leggendario microprocessore a otto bit. Fonda successivamente la Cygnet, poi la Synaptics, l’azienda che ha prodotto il tappettino a sfioramento (touchpad) presente sui computer portatili. Innumerevoli i premi e riconoscimenti, sia in Italia che all’estero, per la sua attività.
Tra tutte riportiamo il riconoscimento del Governo degli Stati Uniti, rilasciato dal Presidente Obama in data 14 ottobre 2010:

October 14, 2010
President Obama today named 10 researchers as recipients of the National Medal of Science, and three individuals and one team as recipients of the National Medal of Technology and Innovation, the highest honors bestowed by the United States government on scientists, engineers and inventors. The recipients will receive their awards at a White House ceremony tentatively scheduled for mid-November.
This year’s National Medal of Technology and Innovation recipients are:
Marcian E. “Ted” Hoff, Jr., Stanley Mazor and Federico Faggin for the conception, design, development and application of the first microcomputer, a universal building block that enabled a multitude of novel digital electronic systems.