Questo è il testo che una nostra studentessa di 2CI, Patricia Prodan, ha scritto in risposta a una poesia analizzata in classe, “Posta dei lettori II” di Valerio Magrelli. E’ stata una grande soddisfazione, oltre che una grande sorpresa, ricevere a breve giro di posta i complimenti e l’incoraggiamento del poeta, a cui Patricia ha inviato la poesia.
Dall’altro lato della sponda di Patricia Prodan, 2CI
Oh, la mia vita,
acquista senso e valore,
solo quando davanti al televisore,
come un immigrato mi vedo raffigurato.
Come gli altri sfortunato,
di noi traditi la sventura nata dal dolore,
dall’ignavia dei meritevoli venerato:
incapace di comprendere la nostra condizione;
eppure noi tutti, nella lugubre disperazione,
affrontiamo il medesimo arbitrio a noi destinato.
Ma essi, nel loro lussuosi disgusti,
si adoperano per “essere giusti”,
ritenendosi degni dell’approvazione di un misericordioso,
che a noi non ha mai dato un minimo di riposo.
Migliaia di speranze,
in un mare di sangue naufragate
altre, polveri in guerre per il potere sollevate:
nefaste conseguenze delle loro arroganze ;
eppure loro, si ergono sul lato giusto della sponda?
Oppure siamo noi a renderla tale, questa condizione profonda.
Posta dei lettori II di Valerio Magrelli
Il confine tra la mia vita e la morte altrui
passa dal divanetto di fronte alla tv,
pio litorale dove si riceve
il pane dell’orrore quotidiano.
Davanti all’ingiustizia che sublime
ci ha tratti in salvo per farci contemplare
il naufragio da terra, essere giusti
rappresenta appena la minima moneta
di decenza da versare a noi stessi,
mendicanti di senso,
e al dio che impunemente
ci ha fatto accomodare sulla riva,
dal lato giusto del televisore