Itis Rossi campione del mondo: gli studenti del corso di informatica hanno scalato la classifica nella competizione di programmazione online (online coding competition) organizzata dalla multinazionale Reply S.p.A. lo scorso 9 marzo.
La società – con sedi sparse in tutto il mondo, fra cui Chicago, Philadelphia, Parigi, Milano – è specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative nei settori dei servizi digitali e delle nuove tecnologie e ogni anno organizza una competizione online chiamata “Reply challenge”.
Si tratta di una competizione a squadre aperta a professionisti del settore, studenti universitari e, dal 2019, anche agli studenti dai 14 ai 19 anni delle scuole superiori di tutto il mondo. La gara per la Teen Edition consiste nella risoluzione di 5 quesiti di logica, matematica e informatica attraverso la scrittura di un algoritmo, in 4 ore di tempo.
Lo scorso 9 marzo, anche 13 squadre dell’indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni dell’Itis A. Rossi si sono cimentate in questa sfida fatta di ragionamenti, intuizioni e calcoli. Gli studenti, non solo hanno perfezionato le loro abilità di problem-solving, ma hanno anche imparato a collaborare, aiutandosi a vicenda e divertendosi insieme.
La loro voglia di mettersi in gioco e la loro bravura hanno portato ad un ottimo risultato: l’Itis Rossi ha vinto il primo premio, di 2000 euro, con un totale di 56.000 punti accumulati da tutte le sue squadre.
In questa classifica, che comprende più di settecento scuole, gli studenti dell’Itis Rossi hanno superato anche i compagni provenienti da altri paesi – come la X-Camp Academy in California o il Wah Yan College di Hong Kong – distanziandosi di 10.000 punti dai secondi classificati, la Sutton Grammar School di Londra.
Congratulazioni, dunque, a questi impavidi studenti, che non hanno avuto paura di avventurarsi in questo nuovo confronto, ma anche alle aziende che danno loro uno spazio attraverso queste competizioni, ricordando – come affermava lo storico Plutarco – che i giovani non sono vasi da riempire, ma fuochi da suscitare
